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Documents  COMOGLIO Luigi Paolo | enregistrements trouvés : 4

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- 353 p.
Cote : DIR COST 1558

Présentation de l'éditeur : "Il volume presenta i risultati del progetto "Migranti, politiche di accoglienza, rappresentanza e rappresentazione", realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo e condotto, a partire dal 2018, dai ricercatori del Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale dell'Università degli Studi di Milano, coordinati dalla Prof.ssa Marilisa D'Amico.Il lavoro è suddiviso in tre sezioni che corrispondono agli obiettivi specifici perseguiti durante il progetto. La prima sezione è dedicata all'analisi dell'evoluzione normativa relativa al sistema di accoglienza, dando conto delle novità più recenti, come i c.d. Decreti Sicurezza, poi modificati dal c.d. Decreto Migranti e del loro impatto sui diritti costituzionali.La seconda sezione si concentra sulle buone prassi nelle realtà lombarde e milanesi, riportando i modelli virtuosi del Comune di Milano, dell'Università degli Studi di Milano e di alcuni enti e associazioni che operano nel settore.La terza sezione mette in luce le dinamiche del racconto dell'accoglienza da parte dei media, oscillante tra l'immagine del migrante come "intruso" e del migrante come "vittima".Nel lavoro di ricerca non si è potuto trascurare il notevole impatto dell'emergenza sanitaria sulle procedure e sulle condizioni di accoglienza, le quali devono assicurare "un livello di vita dignitoso".
Présentation de l'éditeur : "Il volume presenta i risultati del progetto "Migranti, politiche di accoglienza, rappresentanza e rappresentazione", realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo e condotto, a partire dal 2018, dai ricercatori del Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale dell'Università degli Studi di Milano, coordinati dalla Prof.ssa Marilisa D'Amico.Il lavoro è suddiviso in tre sezioni che corrispondono agli ...

migrant irrégulier ; immigration ; droit constitutionnel comparé ; procédures d'urgence ; Milan

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- xx-350 p.
Cote : OGDC 139

Présentation de l'éditeur : "Richiamando (ove occorra, nel Cap. I e nel Cap. V) le sue antiche esperienze di Magistrato, risalenti agli anni 1967-1988, l’A. tratta approfonditamente nella realtà operativa del processo – al di là di ampie concessioni al mito ed alla fantasia, giustificate da precise ragioni espositive – l’arduo tema dell’imparzialità, valore primario senza il cui apporto qualsiasi giudice non potrebbe mai dirsi (o tantomeno sentirsi) tale. L’imparzialità è così essenziale, da condizionare indelebilmente la funzione giurisdizionale, compenetrandosi in ogni altro profilo garantistico del «giusto processo» (ex art. 111, commi 1-2. Cost.). Perciò l’indagine sottopone, in quanto possibile, ad una razionale verifica – alla luce dei principi costituzionali e con il supporto irrinunciabile delle esperienze di diritto comparato – l’attendibile consistenza di tutto ciò che, tradizionalmente, confluisce nell’etica intima e nel “foro interiore” del giudice, ossia nella sua profonda e sincera coscienza, quale fonte potenziale di persuasive certezze, ma pure quale origine di drammi e di dubbi angosciosi, che sovente ne turbano il corretto equilibrio decisorio. Posto che l’imparzialità come tale non é nemmeno concepibile, se non in una correlazione strumentale con l’indipendenza, esterna od interna, del potere giudiziario e con la strutturale terzietà del giudice medesimo (Cap. II e III), la trattazione, riferita perlopiù al processo civile, si sviluppa e si estende dalla fase decisoria in senso lato alla fase istruttoria in senso stretto, nella quale l’esercizio dei (maggiori o minori) poteri di accertamento e di investigazione d’ufficio, affidati di volta in volta dalla legge alla discrezionalità del magistrato nella direzione processuale, coinvolge i più delicati, rischiosi e problematici aspetti della sua equidistanza dalle parti in lite (Cap. IV). L’imparzialità, d’altronde, non può non soggiacere, nelle sue multiformi espressioni, all’interno e al di fuori del processo, a limitate forme di controllo e di responsabilità, la cui efficacia, se fosse ancor più penetrante ed incisiva di quanto non lo sia oggi (e non lo sia stata finora), contribuirebbe di certo a rafforzare – nel continuo scontro polemico tra politica, amministrazione pubblica ed apparati di giustizia – la dignità istituzionale del potere giudiziario, nonché il gradimento (purtroppo, sempre meno avvertito) della pubblica opinione (Cap. VI)."
Présentation de l'éditeur : "Richiamando (ove occorra, nel Cap. I e nel Cap. V) le sue antiche esperienze di Magistrato, risalenti agli anni 1967-1988, l’A. tratta approfonditamente nella realtà operativa del processo – al di là di ampie concessioni al mito ed alla fantasia, giustificate da precise ragioni espositive – l’arduo tema dell’imparzialità, valore primario senza il cui apporto qualsiasi giudice non potrebbe mai dirsi (o tantomeno ...

impartialité ; indépendance ; justice ; droit comparé

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