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Documents  Viella | enregistrements trouvés : 6

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- 415 p.
Cote : DIR COST 1508

Présentation de l'éditeur : "Il presente volume raccoglie i contributi presentati in occasione di sei seminari tematici organizzati dall'Anpi con l'intento, annunciato già all'indomani del referendum costituzionale del 2016, di promuovere una riflessione pubblica sui profili attinenti alla mancata attuazione della Costituzione, a settant'anni dalla sua entrata in vigore. Nella seconda parte, un commento redatto collegialmente da un gruppo di lavoro coordinato da Carlo Smuraglia propone un bilancio della discussione e traccia alcune possibili linee di indirizzo per l'attuazione del dettato costituzionale. Completa il volume la lectio magistralis tenuta il 10 dicembre 2018 a Bologna da Gaetano Silvestri in occasione del settantesimo anniversario dell'adozione della Dichiarazione universale dei diritti umani."
Présentation de l'éditeur : "Il presente volume raccoglie i contributi presentati in occasione di sei seminari tematici organizzati dall'Anpi con l'intento, annunciato già all'indomani del referendum costituzionale del 2016, di promuovere una riflessione pubblica sui profili attinenti alla mancata attuazione della Costituzione, a settant'anni dalla sua entrata in vigore. Nella seconda parte, un commento redatto collegialmente da un gruppo di ...

droit constitutionnel ; Italie

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- 214 p.
Cote : HIST DR 31

Textes issus d'un séminaire tenu à Turin le 21 mai 2009.

Présentation de l'éditeur :

Histoire du droit ; science politique ; gouvernement

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- 377 p.
Cote : HIST DR 34

Présentation de l'éditeur :

Il libro si concentra sul rapporto che nei Comuni duecenteschi si instaura tra gli esperti di diritto e il governo delle proprie città. L’indagine ha per oggetto una fase specifica della storia comunale, la seconda metà del Duecento, quando molte città italiane danno vita a forme di governo popolari, caratterizzate dall’affermazione istituzionale di quella parte della cittadinanza generalmente dedita all’esercizio di un mestiere, che non si identifica e si oppone alla aristocrazia urbana (militia). L’interesse principalmente per tre aspetti, cioè il rapporto tra uomini di legge e potere, la dialettica tra identità sociale e ruolo politico del ceto dei giuristi, e più in generale la funzione attribuita al diritto nei governi di Popolo, ha suggerito l’importanza di un approccio comparativo, che mettesse al riparo dal rischio di un modello troppo condizionato da fattori locali. Da qui la scelta di lavorare su tre città (Siena, Perugia e Bologna) che, pur presentando affinità da un punto di vista politico-istituzionale, sono inserite in contesti regionali profondamente diversi.

Porre al centro della ricerca il funzionamento del sistema comunale e il ruolo del giurista al suo interno ha significato concretamente differenziare le tipologie di fonti a cui rivolgere l’attenzione, guardando, oltre alla produzione legislativa, la documentazione amministrativa e giudiziaria conservata negli archivi di queste tre città. È attraverso l’esame congiunto di questo materiale che si è cercato di ricostruire le forme istituzionali attraverso cui si esprime il coinvolgimento politico dei giuristi, la qualità del loro intervento, i problemi che derivano dall’enorme potere che, in certe fasi, esercitano le commissioni di esperti di diritto nella realtà comunale.


Il libro si concentra sul rapporto che nei Comuni duecenteschi si instaura tra gli esperti di diritto e il governo delle proprie città. L’indagine ha per oggetto una fase specifica della storia comunale, la seconda metà del Duecento, quando molte città italiane danno vita a forme di governo popolari, caratterizzate dall’affermazione istituzionale di quella parte della cittadinanza generalmente dedita all’esercizio di un mestiere, che non si identifica e si oppone alla aristocrazia urbana (militia). L’interesse principalmente per tre aspetti, cioè il rapporto tra uomini di legge e potere, la dialettica tra identità sociale e ruolo politico del ceto dei giuristi, e più in generale la funzione attribuita al diritto nei governi di Popolo, ha suggerito l’importanza di un approccio comparativo, che mettesse al riparo dal rischio di un modello troppo condizionato da fattori locali. Da qui la scelta di lavorare su tre città (Siena, Perugia e Bologna) che, pur presentando affinità da un punto di vista politico-istituzionale, sono inserite in contesti regionali profondamente diversi.

Porre al centro della ricerca il funzionamento del sistema comunale e il ruolo del giurista al suo interno ha significato concretamente differenziare le tipologie di fonti a cui rivolgere l’attenzione, guardando, oltre alla produzione legislativa, la documentazione amministrativa e giudiziaria conservata negli archivi di queste tre città. È attraverso l’esame congiunto di questo materiale che si è cercato di ricostruire le forme istituzionali attraverso cui si esprime il coinvolgimento politico dei giuristi, la qualità del loro intervento, i problemi che derivano dall’enorme potere che, in certe fasi, esercitano le commissioni di esperti di diritto nella realtà comunale.
Présentation de l'éditeur :

Il libro si concentra sul rapporto che nei Comuni duecenteschi si instaura tra gli esperti di diritto e il governo delle proprie città. L’indagine ha per oggetto una fase specifica della storia comunale, la seconda metà del Duecento, quando molte città italiane danno vita a forme di governo popolari, caratterizzate dall’affermazione istituzionale di quella parte della cittadinanza generalmente dedita all’esercizio ...

histoire-science politique ; Histoire du droit ; gouvernement ; institutions politiques

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- 298 p.
Cote : SC PO HIST 100

Textes issus du colloque : "Tra nazione e nazioni : le identità politiche in Italia tra Sette e Ottocento" tenu à Naples du 13 au 14 novembre 2009

Présentation de l'éditeur :
Tipica «nazione di nazioni», l’Italia della tarda età moderna e del primo Ottocento si caratterizza non solo per l’elaborazione progressiva di una comune identità culturale e politica, ma anche per un parallelo, e non meno vivace, processo di rafforzamento/rinnovamento dei sensi di appartenenza di livello regionale o sub regionale.

Talvolta coincidenti con le antiche «patrie» cittadine, talaltra con comunità territoriali più ampie, talaltra ancora con gli spazi segnati dai confini stessi degli Stati, queste nazioni locali non possono essere comunque considerate come un mero tratto recessivo del nostro panorama preunitario. È attorno ad esse, non meno che al soggetto-Italia, che si condensa quel nuovo bisogno d’inclusione e di partecipazione attiva ai processi politici che accompagna un po’ ovunque lo sbiadire della vecchia società di corpi; e poco capiremmo del processo risorgimentale se non tenessimo conto della continua tensione che già alla fine del Settecento si profila tra questi diversi livelli di appartenenza
Textes issus du colloque : "Tra nazione e nazioni : le identità politiche in Italia tra Sette e Ottocento" tenu à Naples du 13 au 14 novembre 2009

Présentation de l'éditeur :
Tipica «nazione di nazioni», l’Italia della tarda età moderna e del primo Ottocento si caratterizza non solo per l’elaborazione progressiva di una comune identità culturale e politica, ma anche per un parallelo, e non meno vivace, processo di rafforzamento/rinnovamento ...

histoire-science politique

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- 696 p.
Cote : SC PO HIST 258

Conférence qui s'est tenue à Rome le 18-20 mai 2017. Présentation de l'éditeur : "Sono trascorsi ottant'anni dalla morte di Antonio Gramsci, politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano, tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, fondatore dell'«Unità», autore dei Quaderni del carcere e uno dei più importanti pensatori del XX secolo. Autorevoli storici e studiosi italiani e internazionali riflettono sul ruolo del pensiero gramsciano in Italia e nella cultura internazionale, facendo il punto sulle acquisizioni e sulle prospettive degli scritti di Gramsci, sulla sua filosofia della praxis e la sua importanza nella cultura italiana, analizzando anche stato e nuove frontiere degli studi gramsciani nel mondo globale (Europa, Stati Uniti, Asia, America Latina)."
Conférence qui s'est tenue à Rome le 18-20 mai 2017. Présentation de l'éditeur : "Sono trascorsi ottant'anni dalla morte di Antonio Gramsci, politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano, tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, fondatore dell'«Unità», autore dei Quaderni del carcere e uno dei più importanti pensatori del XX secolo. Autorevoli storici e studiosi italiani e internazionali riflettono sul ruolo del ...

Gramsci, Antonio 1891-1937 ; philosophie politique ; Europe ; Etats-Unis ; Asie ; Amérique latine

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- 342 p.
Cote : SC PO HIST 260

Présentation de l'éditeur : "Al centro delle rivendicazioni costituzionali democratiche, dal periodo giacobino fino alla Comune di Parigi, passando attraverso la temperie rivoluzionaria del 1848, vi furono il mandato imperativo e la revoca degli eletti, istituti giuridici che permettono di ripercorrere la vicenda della rappresentanza politica e di tracciarne una sorta di controstoria. Vengono così ricostruite le origini del sistema rappresentativo, partendo dalla crisi dell'Ancien régime e dalla critica illuministica attraverso la cesura delle Rivoluzioni americana e francese, per inoltrarsi nel lungo '800 e giungere, dopo una riflessione su esperienze e teorie novecentesche di autogoverno e sui lavori dell'Assemblea costituente italiana, ai giorni nostri. Il sistema rappresentativo si affermò proprio sulle ceneri di dottrine e prassi del mandato imperativo e della revoca degli eletti, che indicavano un'alternativa alla democrazia liberale. Questa alternativa sarebbe riemersa nel corso del XX secolo, quando in Europa si fece sempre più stringente la necessità di "democratizzare la democrazia". Un'esigenza che oggi, in un'epoca di sfiducia e di risentimento verso la politica, ricompare con tutta la sua forza."
Présentation de l'éditeur : "Al centro delle rivendicazioni costituzionali democratiche, dal periodo giacobino fino alla Comune di Parigi, passando attraverso la temperie rivoluzionaria del 1848, vi furono il mandato imperativo e la revoca degli eletti, istituti giuridici che permettono di ripercorrere la vicenda della rappresentanza politica e di tracciarne una sorta di controstoria. Vengono così ricostruite le origini del sistema rapp...

représentation politique ; histoire-science politique ; France ; Etats-Unis ; Italie

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