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Documents  Mucchi | enregistrements trouvés : 10

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- 172
Cote : DIR COST 873

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- 77 p.
Cote : DIR COST 1471

Présentation de l'éditeur : "Dopo due mesi di questa imprevedibile emergenza sanitaria, già si può tracciare un primo bilancio di come è stata gestita dal punto di vista costituzionale. Il modello nei fatti adottato si è basato su un significativo potere del Governo, mediante dpcm, autorizzati in via generale da decreti-legge. Sono così stati fortemente limitati gran parte dei diritti fondamentali dei cittadini, a partire dalla libertà personale e di circolazione e soggiorno, in nome dell'interesse collettivo alla salute. Peraltro, le limitazioni hanno assunto un quadro composito, per i numerosi interventi non solo del Governo centrale, ma anche di Regioni e Comuni, mentre il Parlamento non è riuscito a svolgere il proprio ruolo di garante della sovranità popolare e del dibattito pluralistico, anche nella applicazione delle riserve di legge. Pur mancando in Italia un vero e proprio statuto costituzionale dell'emergenza, a ben vedere l'impianto della Carta repubblicana comunque fornisce le soluzioni adeguate per casi del genere, in quella visione "presbite" già prefigurata da Calamandrei. Si sarebbe potuto attuare l'art. 78 Cost. con una lettura estensiva della nozione di guerra e l'attribuzione dei poteri necessari al Governo. O, quanto meno, intervenire con decreti-legge, in pieno rispetto all'impianto costituzionale. Aver limitato diritti e libertà con una fonte anomala come il dpcm, per quanto coperto dalla abilitazione con i d.l. n. 6 e poi n. 19 del 2020, comunque rappresenta un vulnus dell'assetto costituzionale, anche perché ha eliminato il controllo del Presidente della Repubblica in sede di emanazione e la conversione da parte del Parlamento. Del resto, è mancato anche un potere centrale di indirizzo e coordinamento rispetto agli enti locali, indispensabile per non lasciare il cittadino allo sbando di un profluvio di ordinanze contraddittorie e intrecciate."
Présentation de l'éditeur : "Dopo due mesi di questa imprevedibile emergenza sanitaria, già si può tracciare un primo bilancio di come è stata gestita dal punto di vista costituzionale. Il modello nei fatti adottato si è basato su un significativo potere del Governo, mediante dpcm, autorizzati in via generale da decreti-legge. Sono così stati fortemente limitati gran parte dei diritti fondamentali dei cittadini, a partire dalla libertà personale ...

procédures d'urgence ; pouvoirs exceptionnels ; Covid-19 ; Italie

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- 76 p.
Cote : DIR COST 1536

Présentation de l'éditeur : "L'espressione 'Stato costituzionale' è spesso usata, anche dai giuristi, nel senso di Stato dotato di una costituzione: come se quasi tutti gli Stati, ormai, non fossero costituzionali in quel senso. In questo libretto, séguito e aggiornamento di Stato costituzionale, pubblicato nel 2012, la nozione di Stato costituzionale è presa più sul serio. Da un lato, si ammette che ha molti padri, è opinabile per gli stessi giuristi e alla fine si risolve in un'interpretazione del presente concorrente con molte altre. D'altro lato, però, tutte le interpretazioni alternative - gli "stati" liberista, securitario e populista, esaminati nelle sezioni centrali - aprono prospettive abbastanza inquietanti, per il futuro delle democrazie odierne, da consigliare di tenerselo stretto, lo Stato costituzionale."
Présentation de l'éditeur : "L'espressione 'Stato costituzionale' è spesso usata, anche dai giuristi, nel senso di Stato dotato di una costituzione: come se quasi tutti gli Stati, ormai, non fossero costituzionali in quel senso. In questo libretto, séguito e aggiornamento di Stato costituzionale, pubblicato nel 2012, la nozione di Stato costituzionale è presa più sul serio. Da un lato, si ammette che ha molti padri, è opinabile per gli stessi ...

Etat de droit ; Constitution ; Democratie

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- 76 p.
Cote : DIR COST 1566

Présentation de l'éditeur : "È un fatto strano,» secondo Hannah Arent «e naturalmente spesso notato, che mentre Jefferson stava abbozzando la Dichiarazione d’Indipendenza, abbia cambiato la formula corrente con la quale venivano elencati gli inalienabili diritti umani da “vita, libertà e proprietà” in “vita, libertà e ricerca della felicità”». È proprio su questo fatto strano (tale perché determinò la recessione del binomio Liberty and Property a favore del Pursuit of Happiness) che si sviluppa la presente riflessione, diretta a rimettere a tema, nel dibattito culturale, la dimenticata nozione di ‘felicità pubblica’. Questa nozione, che nel Settecento è stata propria sia del processo costituente americano che di scuole economiche italiane dello stesso periodo, comporta una forte rivalutazione della dimensione relazionale della persona. Richiama, quindi, in questa prospettiva, lo stesso clima di valori che condusse in Assemblea costituente a porre in stretta correlazione diritti inviolabili e doveri inderogabili. Questa correlazione oggi è spesso ignorata, con un enorme perdita di capitale sociale. Tornare a mettere a tema la felicità pubblica, cioè un sentimento di felicità che, per riprendere l’espressione della Arendt, «non è possibile acquistare da nessun’altra parte», riveste allora un valore strategico. Consente, infatti, di non cadere, a differenza di certi accenti della retorica mazziniana, nella trappola (in cui a volte inciampano anche oggi molti dei più convinti sostenitori della correlazione tra diritti e doveri) di contrapporre felicità e doveri."
Présentation de l'éditeur : "È un fatto strano,» secondo Hannah Arent «e naturalmente spesso notato, che mentre Jefferson stava abbozzando la Dichiarazione d’Indipendenza, abbia cambiato la formula corrente con la quale venivano elencati gli inalienabili diritti umani da “vita, libertà e proprietà” in “vita, libertà e ricerca della felicità”». È proprio su questo fatto strano (tale perché determinò la recessione del binomio Liberty and Property ...

bonheur ; devoir ; Constitution ; droit comparé ; Italie ; Etats-Unis

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Salus LUCIANI Massimo | Mucchi 2022

OUVRAGES

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- 76 p.
Cote : DIR COST 1567

Présentation de l'éditeur : "La pandemia da Covid-19 ha messo in luce le linee di tensione fra i plurimi significati del significante salus. Salute individuale (e collettiva), certo, ma anche salvezza o salvazione della comunità politica (salus rei publicae), nella specifica identità costituzionale che le è propria. L'esperienza di una vita umana disastrata dalla pandemia si inserisce nella complessa vicenda storica iniziata nel secondo dopoguerra, articolata in fasi di volta in volta definite con formule evocative, dal "principio disperazione" di Günther Anders al "principio speranza" di Ernst Bloch; dal "principio responsabilità" di Hans Jonas alla "Risikogesellschaft" di Ulrich Beck alla "società liquida" di Zygmunt Bauman. Troneggia, adesso, il sentimento della paura, che si appunta tanto sul fenomeno che la scatena quanto sulle misure adottate per fronteggiarlo. La risposta alla paura non ha determinato una sfigurazione dello Stato (costituzionale) di diritto. È fallace, infatti, la diffusa evocazione dello stato di eccezione, che non considera la radicale diversità fra questo e lo stato di emergenza (nel quale, invece, ci troviamo). Ed è fallace (e talora sconcertante) il richiamo a pretese derive autoritarie o addirittura totalitarie che il nostro ordinamento starebbe conoscendo. Un'analisi attenta e obiettiva dimostra che, sebbene i malfunzionamenti, anche seri, non siano mancati, le istituzioni hanno retto il colpo e che lo stesso Parlamento, pur costretto a inseguire il Governo sul terreno della legislazione d'urgenza, ha saputo evitare la marginalizzazione. Le garanzie giurisdizionali, a loro volta, hanno funzionato e i diritti hanno sempre trovato il loro giudice, anche quando a essere contestato era quell'obbligo vaccinale sul quale s'è addensata la più vivace, per quanto minoritaria, contestazione."
Présentation de l'éditeur : "La pandemia da Covid-19 ha messo in luce le linee di tensione fra i plurimi significati del significante salus. Salute individuale (e collettiva), certo, ma anche salvezza o salvazione della comunità politica (salus rei publicae), nella specifica identità costituzionale che le è propria. L'esperienza di una vita umana disastrata dalla pandemia si inserisce nella complessa vicenda storica iniziata nel secondo ...

Covid-19 ; Exceptions ; pandémie

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- 192 p.
Cote : DIVERS 46

Eau

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- 81 p.
Cote : TEO DIR 182

Présentation de l'éditeur : "L'identità disciplinare della teoria (generale) del diritto non è controversa tra quanti la coltivano. Tuttavia, non è facile tracciarne concettualmente i confini: per un verso, con la filosofia del diritto; per un altro verso, con la "giurisprudenza" (intesa come prudentia juris). Il saggio si articola in quattro parti. Nella prima si esplorano alcune immagini della teoria del diritto. La seconda parte è un interludio metodologico, nel quale vengono messi a punto i principali strumenti di lavoro propri dell'analisi logica del linguaggio. La terza parte contiene una duplice proposta di configurazione della teoria del diritto: la teoria del diritto come analisi e critica della giurisprudenza, la teoria del diritto come laboratorio in cui si costruiscono concetti atti alla descrizione del diritto vigente. La quarta parte illustra la duplice proposta precedente mediante un esercizio di analisi meta-giurisprudenziale."
Présentation de l'éditeur : "L'identità disciplinare della teoria (generale) del diritto non è controversa tra quanti la coltivano. Tuttavia, non è facile tracciarne concettualmente i confini: per un verso, con la filosofia del diritto; per un altro verso, con la "giurisprudenza" (intesa come prudentia juris). Il saggio si articola in quattro parti. Nella prima si esplorano alcune immagini della teoria del diritto. La seconda parte è un ...

théorie-philosophie du droit

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- 77 p.
Cote : TEO DIR 184

Présentation de l'éditeur : "Questo lavoro tratteggia una teoria analitica e realistica dell'interpretazione. Analitica, nel senso che il suo metodo è l'analisi logica del linguaggio dei giuristi. Realistica, nel senso che, da un lato, sostiene che il diritto è indeterminato e, dall'altro, raffigura l'interpretazione (specialmente giudiziale) come un'attività intrinsecamente discrezionale."

Droit - interprétation ; théorie-philosophie du droit

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- 76 p.
Cote : TEO DIR 214

Présentation de l'éditeur : "Questo lavoro tratteggia una teoria analitica e realistica dell'interpretazione. Analitica, nel senso che il suo metodo è l'analisi logica del linguaggio dei giuristi. Realistica, nel senso che, da un lato, sostiene che il diritto è indeterminato e, dall'altro, raffigura l'interpretazione (specialmente giudiziale) come un'attività intrinsecamente discrezionale."

Droit - interprétation ; théorie-philosophie du droit ; logique juridique ; Procès équitable

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