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Documents  Firenze university press | enregistrements trouvés : 4

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- 200 p.

En accès libre sous Licence CC. 4.0.-Présentation de l'éditeur : "Con l'avvento della modernità, il diritto entra in una contraddizione irriducibile. Deve, simultaneamente, porre argini alla forza di cui dispone lo Stato e usufruire della stessa per rendere le proprie decisioni vincolanti. Partendo da questa paradossalità, l'autrice ricerca, nei discorsi giuridici, filosofici e letterari della modernità, gli strumenti adeguati per assicurare al diritto una progressiva differenziazione dalla vis, superando tanto quella tradizione filosofico-giuridica che lo rappresenta come un Leviatano, quanto quella che lo vuole immune da ogni forma di violenza. In particolare, attraverso una lettura inedita delle narrazioni di Kafka e Melville, dimostra come i sistemi giuridici moderni, ancor prima di essere strumenti di controllo, siano sogni, fantasie di non violenza."
En accès libre sous Licence CC. 4.0.-Présentation de l'éditeur : "Con l'avvento della modernità, il diritto entra in una contraddizione irriducibile. Deve, simultaneamente, porre argini alla forza di cui dispone lo Stato e usufruire della stessa per rendere le proprie decisioni vincolanti. Partendo da questa paradossalità, l'autrice ricerca, nei discorsi giuridici, filosofici e letterari della modernità, gli strumenti adeguati per assicurare al ...

violence ; droit

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- 151 p.
Cote : MEL 164

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- XXVIII-114 p.
Cote : OEUV 67

Introduction de Pietro Polito : "Come scrive Norberto Bobbio in uno dei saggi compresi in questo libro, Silvio Trentin è stato una figura eccezionale di uomo di studi e d azione, che non dissocia mai l impegno dello studioso da quello del militante, per il quale, riprendendo i titoli dei due famosi saggi di Max Weber, tanto la scuola quanto la politica sono insieme, e non disgiuntamente, una professione e una vocazione. Non disgiuntamente, e però non confuse. Trentin sapeva perfettamente dare al-la scienza quel che è della scienza e alla politica quel che è della politica. In questo senso Trentin è stato e rimane un esempio. Un «esempio d’indipendenza di pensiero, di energia morale indomabile, d’alta virtù civica, di fedeltà, senza compromessi né riserve, al puro ideale del diritto» (François Gény); un «esempio che si rivelò così necessario per far vivere la speranza nelle ore buie della guerra e dell’occupazione» ( Jean-Pier-re Vernant); «un esempio che ancora continua a ispirare i socialisti che amano la libertà» (Frank Rosengarten). La ragione fondamentale per cui Trentin è un esempio che ci parla ancora, per Bobbio, è che egli ha impersonato perfettamente con la vita e con il pensiero la concezione della politica come volontà di giustizia contrapposta alla volontà di dominio".
Introduction de Pietro Polito : "Come scrive Norberto Bobbio in uno dei saggi compresi in questo libro, Silvio Trentin è stato una figura eccezionale di uomo di studi e d azione, che non dissocia mai l impegno dello studioso da quello del militante, per il quale, riprendendo i titoli dei due famosi saggi di Max Weber, tanto la scuola quanto la politica sono insieme, e non disgiuntamente, una professione e una vocazione. Non disgiuntamente, e ...

science politique ; Vie intellectuelle ; Histoire du droit ; fascisme ; fédéralisme ; Italie

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- 250 p.
Cote : DIR UE 24

Présentation de l'éditeur : "Il volume analizza la teoria dei «controlimiti» al primato del diritto dell'Unione europea alla luce delle evoluzioni che hanno caratterizzato il quadro normativo e giurisprudenziale comunitario negli ultimi decenni. La tematica oggetto d'indagine diventa l'asse problematico lungo il quale l'autore verifica «se» ed «in quale misura» il sistema di cooperazione giudiziaria basato sul meccanismo del rinvio pregiudiziale ex art. 267 TFUE possa consentire una rilettura del sindacato di costituzionalità sui controlimiti e, più in generale, agevolare la composizione dei conflitti interordinamentali. L'esame incrociato delle prospettive coinvolte permette di dimostrare l'esistenza di un dialogo tra le Corti d'Europa e di approfondire le tecniche decisorie impiegate dalle Corti costituzionali degli Stati membri quando gli elementi identificativi e irrinunciabili degli ordinamenti nazionali sono esposti a rischio di degradazione per effetto della preminenza del diritto sovranazionale. Così, la ricerca individua, caso per caso, il bilanciamento di valori effettuato a livello giurisprudenziale, ove la necessità di assicurare effettiva e uniforme applicazione del diritto dell'Unione europea è mitigata dall'esigenza di salvaguardare i principi costituzionali fondamentali degli Stati membri."
Présentation de l'éditeur : "Il volume analizza la teoria dei «controlimiti» al primato del diritto dell'Unione europea alla luce delle evoluzioni che hanno caratterizzato il quadro normativo e giurisprudenziale comunitario negli ultimi decenni. La tematica oggetto d'indagine diventa l'asse problematico lungo il quale l'autore verifica «se» ed «in quale misura» il sistema di cooperazione giudiziaria basato sul meccanismo del rinvio pregiudiziale ...

primauté du droit ; hiérarchie des normes ; Dialogue des juges ; renvoi préjudiciel ; droit européen et droit interne ; jurisprudence constitutionnelle

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